IL TRADIMENTO HA IN SÉ IL GERME DEL PERDONO

Così come la fiducia conteneva il seme del tradimento, il tradimento contiene in sé il seme del perdono. Ma il perdono è talmente difficile da dare, che probabilmente c’è bisogno della collaborazione dell’altro, di colui che ha tradito. Voglio dire che l’offesa, se non è ricordata da entrambi gli interessati (e ricordata come offesa), ricade tutta su colui che è stato tradito. Se è solo il tradito a percepire l’offesa, mentre l’altro ci passa sopra con razionalizzazioni, allora il tradimento continua, anzi si accentua. Questa elusione in malafede di ciò che è realmente accaduto è, di tutte le piaghe, la più bruciante per il tradito. Il perdono diventa più difficile; il risentimento cresce, perché il traditore non si assume la sua colpa e non prende con onestà coscienza del proprio atto. Jung ha detto che il senso dei nostri peccati è che dobbiamo assumerceli, vale a dire non dobbiamo scaricarli sugli altri perché li portino per noi. Per assumersi i propri peccati, bisogna prima riconoscerli, e riconoscere la loro brutalità. James Hillman, in Puer aeternus

Questa riflessione sul perdonare il tradimento è condivisa pienamente dal mio punto di vista professionale

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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IL VERO TRADIMENTO È POSSIBILE LI DOVE VI È FIDUCIA

La fiducia ha in sé il germe del tradimento. Il serpente era nel Giardino fin dal principio, proprio come Èva era già preformata nella struttura che circonda il cuore di Adamo: la fiducia e la possibilità di tradire nascono nello stesso istante. Quando in una unione esiste la fiducia, il rischio del tradimento diviene una possibilità reale con cui vivere continuamente e quindi è parte della fiducia, proprio come il dubbio è parte della fede vivente.

Sembra quasi dal racconto biblico che Dio abbia riconosciuto di non essere bastante per l’uomo e che a questo era necessario qualcosa di più adatto di Lui stesso. Era necessario creare Èva, evocarla, trarla fuori dall’uomo… ed essa portò alla rottura della fede primaria con il tradimento. L’Eden era distrutto e cominciava la vita. Secondo questa interpretazione del racconto, la situazione di fiducia primaria non favorisce la vita: se Dio e la creazione non erano sufficienti per Adamo ed era necessaria Èva, questo significa che il tradimento era necessario. Sembra che il tradimento e la cacciata fossero l’unica via per uscire dal Giardino, come se il calice della fiducia non potesse essere trasformato in altro modo. Ci troviamo così di fronte ad una verità essenziale sulla fiducia e sul tradimento: l’uno contiene l’altro. Non è possibile avere fiducia senza la possibilità del tradimento. E’ la moglie che tradisce il marito, il marito che inganna la moglie; sono i compagni e gli amici che deludono; è l’amante che usa l’amico per raggiungere il potere; è l’analista che scopre i segreti del paziente; è infine il padre che lascia cadere il figlio. La promessa fatta non è mantenuta, la parola data viene mancata, la fiducia diviene inganno. Il tradimento ci viene proprio da quei rapporti dove la fiducia primaria è possibile. Noi possiamo essere veramente traditi solo quando ci fidiamo veramente — da fratelli, amanti, mogli, mariti, e non da nemici o da estranei. Più grandi sono l’amore, la lealtà, l’impegno, l’abbandono, e maggiore è il tradimento. Vivere o amare solo quando ci si può fidare, quando si è sicuri ed accolti, quando non si può essere abbandonati o feriti, quando ciò che è stato espresso in parole è impegnativo in eterno, significa essere fuori dalle vie del male e quindi fuori della vita reale.” James Hillman, da Puer aeternus: tradimento e perdono

Dottor Roberto Cavaliere Psicoterapeuta. Studio professionale in Milano, Roma e Salerno. Possibilità di effettuare sedute tramite videochiamata.

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LA LETTERATURA DEL TRADIMENTO

Denis de Rougement è stato chiaro: “Senza l’adulterio, che ne sarebbe di tutte le nostre letterature?”. Identico il parere di un altro studioso quale Tony Tanner: “Forse è l’adulterio, con il suo triangolo instabile, piuttosto che il matrimonio, con la sua statica simmetria, ad essere la forma generativa della letteratura occidentale”. Queste due citazioni, vere colonne d’ Ercole, delimitano un tema che è alla base della nostra cultura. Passiamo a qualche esempio, cominciando da quell’ amore di Elena e Paride che condurrà alla distruzione di Troia. Dopo Omero (e la lunga parentesi dei costumi, talvolta molto liberi, della società romana), l’ adulterio ritorna a sfolgorare nel Medioevo. Se da un lato ci imbattiamo nella passione “privata” di Tristano e Isotta, dall’ altro incontriamo il legame interdetto fra Lancillotto e Ginevra, destinato a far crollare l’ordine della Tavola Rotonda. Ma l’ossessione prosegue incontrollabile, prima con Dante, che modella l’unione di Paolo e Francesca, poi con Shakespeare, che dedica all’ adulterio (sia pure solamente immaginario) Otello e Cimbelino. Tuttavia, dopo la pausa di un Settecento libertino e razionalista, sarà il XIX secolo a produrre quattro romanzi addirittura paradigmatici del tradimento sentimentale: Le affinità elettive di Wolfgang Goethe (1809), Madame Bovary di Gustave Flaubert (1857), Anna Karenina di Lev Tolstoj (1877) e Effi Briest di Theodor Fontane (1894). Di lì a poco, Henry James noterà: “È il matrimonio, dunque, quel che tu chiami il mostro?” Insomma, anche tralasciando la letteratura spagnola o la portoghese, non sarebbe azzardato definire l’Ottocento “il secolo d’ oro dell’adulterio”. È quanto propone Emilia Fiandra in un saggio dove spicca il capitolo “L’ Ottocento infelice”. Con ciò arriviamo a un punto cruciale: possibile che “il carattere intrinsecamente romanzesco dell’adulterio” debba portare sempre alla tragedia? La risposta sta in un paradossale articolo nel 1891, in cui Emile Zola si scagliò contro un progetto di legge sulla separazione, sostenendo che l’abolizione dell’adulterio avrebbe seriamente danneggiato i romanzieri… In effetti, se il tradimento esprime quella che Max Horkheimer chiamò la ribellione dell’eros contro l’autorità, tale trasgressione verrà meno con l’introduzione del divorzio. Al termine di questa parabola, troviamo infatti Coppie, un romanzo di John Updike del 1968, nel quale l’ infedeltà, con la moda dello scambio di partner, è decaduta a mero gioco mondano. Sparita l’indissolubilità matrimoniale, però, non sparirà il dolore del tradimento. Lo dimostra il capolavoro di Philip Roth, Pastorale americana (1997), a riprova di come l’adulterio sia un fuoco che non cessa di bruciare.

Maria Letizia Rotolo

Psicologa psicoterapeuta

Studi a Bologna: via Cellini 18, via Masserenti 472

3286852606

marialetizia.rotolo@homail.it

www.marialetiziarotolo.it

CITAZIONI SUL TRADIMENTO

Non sono turbato perché mi hai tradito, ma perché non potrò più fidarmi di te!
(Jim Morrison)

L’amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità.
(Anaïs Nin)

Chi vuole tradire per indole tradisca. Chi vuole tradire perché si sente trascurato tradisca. Chi vuole tradire per noia tradisca. Chi vuole tradire per allegria tradisca. Chi vuole tradire per leggerezza tradisca. Chi vuole tradire per abitudine tradisca. Chi vuole tradire per troiaggine tradisca… Padroni … Ma ripeto e ripeto e ripeto ancora: chi ama non tradisce.
(Mina)

Non tradire chi ti sorride: potrebbe avere la morte nel cuore e regalarti ugualmente un po’ di vita.
(Jim Morrison)

Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.
(Erri de Luca)

Una donna che amiamo raramente basta a tutti i nostri bisogni, e la inganniamo con una donna che non amiamo.
(Marcel Proust)

Il vero tradimento non è avere un’altra persona, ma essere un’altra persona.
(losca71, twitter)

Il vero infedele è colui che ti ama solo con una frazione di sé e ti nega tutto il resto.
(Fabrizio Caramagna)

I giovani vorrebbero essere fedeli, e non lo possono; i vecchi vorrebbero essere infedeli, e non lo possono.
(Oscar Wilde)

L’adulterio è il modo più convenzionale per andare oltre il convenzionale.
(Vladimir Nabokov)

Si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un bordello.
(Gabriel Garcia Marquez)

“Non vi siete sbagliato. Io ascolto voi e penso a lui. Lo amo, sono la sua amante, non vi posso sopportare, ho paura di voi, vi odio… Fate di me quel che volete” disse Anna Karenina. Aleksjéj Aleksandrovic non si mosse, non mutò la direzione dritta del suo sguardo. Ma tutto il suo volto acquistò a un tratto la solenne immobilità di un morto e quell’espressione non cambiò in tutto il tempo del cammino alla villa.
(Lev Tolstoj, Anna Karenina)

A proposito dell’adulterio: presto mi accorsi che non ero più il solo a condividere la fedeltà della mia sposa.
(Eugène Labiche)

Amarsi e rimanere insieme tutta la vita. Un tempo, qualche generazione fa, non solo era possibile, ma era la norma. Oggi, invece, è diventato una rarità, una scelta invidiabile o folle, a seconda dei punti di vista.
(Zygmunt Bauman)

Esaminava quel volto, cercando di non leggere quello che vi era scritto così chiaramente, e contro la sua volontà vi leggeva quello che non voleva sapere.
(Lev Tolstoj, Anna Karenina)

Dai grandi tradimenti hanno inizio i grandi rinnovamenti.
(Vasilij Rozanov)

Coloro che non sono fedeli conoscono i piaceri dell’amore; coloro che sono fedeli ne conoscono le tragedie.
(Oscar Wilde)

Qualcuno mi ha raccontato la deliziosa storia del crociato che ha messo una cintura di castità alla moglie e ha dato la chiave al suo migliore amico, per custodirla in caso di morte. Stava cavalcando da poche miglia, quando il suo amico, galoppando velocemente, lo raggiunse dicendo: “Mi hai dato la chiave sbagliata!”
(Anaïs Nin)

Il tradimento. Fin da piccoli il papà e il maestro ci dicono che è la cosa peggiore che si possa immaginare. Ma che cos’è questo tradire? Tradire significa uscire dai ranghi. Tradire significa uscire dai ranghi e partire verso l’ignoto.
(Milan Kundera)

Il più amoroso degli amanti sa che una sola persona non basta mai. E che anche lassù in cielo bisogna farsi una corte di angeli: una per cantare le lodi di Dio, una da stringere di notte.
(Fabrizio Caramagna)

Gli uomini e le donne non dormono tra di loro, ma con i ricordi, i rimpianti, le speranze di unioni di là da venire. I nostri adulteri sono interiori; approfondiscono la nostra solitudine.
(George Steiner)

Chi non sa contare fino a tre, lo impara nel matrimonio.
(Georges Courteline)

Il legame del matrimonio è così pesante che si deve essere in due per portarlo, spesso in tre.
(Alexandre Dumas padre)

Tradire significa smettere di essere dalla stessa parte, smettere di volere che l’altra persona stia bene, smettere di prendersi cura di lei.
(Michela Marzano)

È richiesta una volontà molto forte per resistere. Emmanuel Lévinas ha parlato della “tentazione della tentazione”. E’ lo stato dell”essere tentati” ciò che in realtà desideriamo, non l’oggetto che la tentazione promette di consegnarci. Desideriamo quello stato, perché è un’apertura nella routine. Nel momento in cui siamo tentati ci sembra di essere liberi: stiamo già guardando oltre la routine, ma non abbiamo ancora ceduto alla tentazione, non abbiamo ancora raggiunto il punto di non ritorno. Un attimo più tardi, se cediamo, la libertà svanisce e viene sostituita da una nuova routine. La tentazione è un`imboscata nella quale tendiamo a cadere gioiosamente e volontariamente.
(Zygmunt Bauman)

Se non si lasciasse niente o nessuno, non ci sarebbe spazio per il nuovo. Forse ogni giorno dovrebbe prevedere almeno un’infedeltà essenziale o un tradimento necessario. Sarebbe un atto ottimista, un atto di speranza.
(Hanif Kureishi)

I tempi cambiano. Prima se tornava all’improvviso dovevi nascondere l’amante nell’armadio ora devi lanciare lo smartphone dalla finestra.
(Luilla_, Twitter)

I mariti non sono mai amanti così meravigliosi come quando stanno tradendo la moglie.
(Marilyn Monroe)

Se qualcuno giura fedeltà fino alla tomba, di solito non pensa alla propria tomba.
(Zarko Petan)

I “legami umani” sono stati sostituiti dalle “connessioni”. Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini.
(Zygmunt Bauman)

Quando il tradimento avviene all’interno di una coppia sposata, si parla di adulterio: un peccato punito gravemente dalla società, ma solo quando si tratta di un’adultera. Da sempre infatti vige una simpatica convenzione per cui quando chi tradisce è il marito, lui è un furbacchione e lei un’ingenua, mentre quando accade il contrario lui è un cornuto e lei una zoccola
(Giobbe Covatta)

La violenza che ci facciamo per rimanere fedeli a coloro che amiamo non vale meglio di un’infedeltà.
(François de La Rochefoucauld)

I mariti, se vogliono viver tranquilli, è necessario che credano le mogli fedeli, ciascuno la sua; e così fanno; anche quando la metà del mondo sa che il vero e tutt’altro.
(Giacomo Leopardi)

Nella fedeltà ci sono componenti di pigrizia, di paura, di calcolo, di tolleranza, di stanchezza e, qualche rara volta, di fedeltà.
(Etienne Rey)

Per un uomo l’idea della perfetta fedeltà a una donna è quella di “pensare sempre a lei” − anche quando sta baciando un’altra.
(Helen Rowland)

Come si fa a non cedere al fascino discreto del tradimento quando siamo tutti costantemente sollecitati non più solo sul luogo di lavoro, ma anche su Internet e i social network? Per Meg Barker, la soluzione è semplice. Visto che nessuno di noi può essere del tutto soddisfatto della persona che ci vive accanto, è molto meglio accettare la possibilità di un ménage à plusieurs che ostinarsi a difendere la fedeltà. Peccato che quando si ami una persona si desideri poi anche essere l’unico oggetto del suo amore. Peccato che il tradimento porti con sé molte conseguenze, anche quando si capisce perfettamente che l’ideale del grande amore eterno è solo una finzione romantica.
(Michela Marzano)

La fedeltà è per la vita sentimentale ciò che la coerenza è per la vita intellettuale: semplicemente la confessione di un fallimento.
(Oscar Wilde)

Donna, sii felice nella tua vita di coppia, te lo meriti. Vivi serena e appagata ogni giorno della tua vita. Fa in modo di trovare un uomo che sappia cucinare. Fa in modo di trovare un uomo che guadagni molto. Fa in modo di trovare un uomo che ti appaghi completamente. E soprattutto, donna, fa in modo che questi tre uomini non si incontrino mai.
(Flavio Oreglio)

Certe donne amano talmente il proprio marito che per non sciuparlo prendono quello delle loro amiche.
(Alexandre Dumas padre)

Ci sono donne la cui infedeltà è l’unico legame che le unisce ancora al marito.
(Sacha Guitry)

In molte case, un amante ha salvato un matrimonio in crisi.
(Giovenale)

Il tradimento appartiene all’amore come il giorno alla notte.
(Umberto Galimberti)

La donna ideale deve soddisfare l’anima, lo spirito, i sensi. Non trovando riuniti i tre requisiti nella stessa persona è consentito il frazionamento.”
(Alessandro Morandotti)

Quando un adulterio va confessato? Quando si è certi che non sarà creduto.
(Roberto Gervaso)

Amare significa godere del godimento altrui”. Ecco lo spunto per una filosofia del becco contento.
(Italo Tavolato)

In amore, in quelli che il linguaggio imbecille si è fissato di chiamare tradimenti, non c’è, di tradimenti, neppure l’ombra: ci sono soltanto delle fedeltà alla vita.
(Guido Ceronetti)

Un matrimonio senza adulterio è come un’insalata senza condimento.
(Roberto Gervaso)

Il primo respiro dell’adulterio è il più libero; dopo, si sviluppano delle costrizioni che scimmiottano il matrimonio.
(John Updike)

L’adulterio è la rivincita della natura sulle leggi.
(André Prévot)

Adulterio: incollare altrove ciò che si è rotto in casa.
(Julien De Valckenaere)

Quando una donna dice: “Non capisco cosa mi sta succedendo” vuol dire che è già successo. Con un altro.
(Roberto Gervaso)

Fedeli sono coloro cui manca l’occasione di non esserlo.
(Alessandro Morandotti)

Al giorno d’oggi l’adulterio non si chiama più adulterio, ma sesso extraconiugale.
(Rosamunde Pilcher)

C’è più onore in tradire che in esser fedeli a metà.
(Giovanni Giudici)

La psicologia dell’adulterio è stata falsata dalla morale convenzionale, che esclude, nei paesi monogami, che l’attrazione per una persona possa coesistere con il serio affetto per un’altra. Tutti sanno che questo è falso.
(Bertrand Russell)

Non veniamo mai traditi da quelle che vorremmo …
(Sacha Guitry)

Le donne sopporterebbero più facilmente il fatto che i loro mariti tornino a casa tardi, se potessero essere sicure che non tornino prima.
(Colette)

E’ molto difficile far felice il proprio marito; è più facile far felice il marito di un’altra.
(Zsa Zsa Gabor)

Il nome della prima adultera? Moglie.
(Italo Tavolato)

Non l’eccesso di fiducia ma la carenza di fantasia rende all’uomo così difficile credere all’infedeltà della donna amata.
(Arthur Schnitzler)

Tradire. Ripagare per la fiducia accordata.
(Ambrose Bierce)

Negate tutto! Anche se vi trovano in evidente flagranza, negate sempre! Dite: “No, questa ragazza era qui sotto la mia porta e mi ha detto: “Scusi, ho la malaria, se si stende un attimo sopra di me sono sicura che guarirò”.
(Paolo Rossi)

Esser traditi in amicizia è molto peggio che esser traditi in amore.
(Oriana Fallaci)

Il marito di mia moglie e l’amante di mia moglie vivaddio coincidono!
(Fulvio Fiori)

Dott. Roberto Cavaliere Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

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